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MMA / Kickboxing / Sanda

Arti Marziali Miste (MMA)

Con il termine arti marziali miste (abbreviato spesso in MMA, sigla del termine inglese Mixed Martial Arts, a volte impropriamente chiamate free fight o no holds barred e confuse con il predecessore vale tudo, si indica uno sport da combattimento a contatto pieno il cui regolamento consente colpire con calci, pugni, gomitate e ginocchiate e lottare usando proiezioni, leve e strangolamenti.

Si chiamano Arti Marziali Miste perché in origine queste competizioni erano un confronto diretto tra combattenti provenienti da discipline differenti. Nel corso degli anni i praticanti hanno progressivamente adattato le tecniche più efficienti di ogni singola arte marziale, combinando stili diversi fra loro creando negli anni uno sport di combattimento a sè stante.

Gli incontri di MMA hanno sempre inizio con il combattimento in piedi, che può poi eventualmente proseguire a terra. Gli atleti possono vincere ai punti, per knock-out o per sottomissione (cioè costringendo l’avversario alla resa tramite leva o strangolamento).

Attualmente esistono nel mondo diverse organizzazioni di MMA professionistiche, la più famosa delle quali è la Ultimate Fighting Championship (UFC) che in ambito dilettantistico riconosce e supporta, anche a livello finanziario, l’International Mixed Martial Arts Federation (IMMAF). La Federazione Italiana Grappling Mixed Martial Arts (FIGMMA) è la sola Federazione Italiana riconosciuta ed autorizzata dall’IMMAF a disciplinare, gestire e rappresentare in Italia lo sport delle MMA. In Italia il CONI ha autorizzato la FIWUK-FIGMMA a disciplinare e gestire lo sport delle MMA di cui il Tiger Club fa parte.


Kickboxing

Kickboxing è un termine generico usato per indicare gli sport da combattimento dove il regolamento permette di colpire con i pugni della boxe e con i calci delle arti marziali asiatiche. L’espressione “Japanise Kick Boxing” viene usata la prima volta in Giappone alla fine degli anni ’80 per un circuito dove erano permessi i Low Kick, ma non i colpi di gomito e ginocchio usati invece nella Thai Boxe. Nella Kickboxing oggi, invece, si riuniscono tutti gli sport da ring e da tatami come Muay Thai, Light Contact, Full Contact, Sanda ecc.
I corsi in palestra vengono differenziati in agonistici ed amatoriali: i primi sono indicati agli atleti che si preparano al combattimento ed alle gare mentre quelli amatoriali sono adatti alle persone che vogliono studiare il combattimento di base facendo un po’ di sport.


Kickboxing Kids

Il corso è studiato e strutturato appositamente per i bambini ed i ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 13 anni. I giovani vengono avvicinati alla disciplina con esercizi di base e con l’utilizzo dei colpitori come bersaglio. Successivamente imparano le difese di base e gli schemi motori più semplici. Solo in un secondo momento si avvicinano al combattimento vero e proprio grazie a speciali regolamenti dove in un primo momento si impara a lottare con i soli atterramenti per sviluppare l’equilibrio, poi si aggiungono i calci ed i pugni, ma senza colpire al volto. Infine si pratica il combattimento completo, ma con controllo, impatto minimo e in totale sicurezza grazie alla protezione di caschetti, guantoni, pettorine e parapiedi.


Sanda

Il Sanda, detto anche Sanshou, in cinese significa «combattimento libero», ed è considerato uno degli sport da combattimento più completi. Viene spesso paragonato alla Kickboxing ed alla Muay Thai per i bersagli su cui si colpisce ed il fatto che anche qui si usano i guantoni. Tuttavia, il Sanda ha una peculiarità che li differenzia da tutti gli altri sport da ring: le proiezioni.

Le proiezioni rendono il combattimento più vario: nel clinch si cerca di proiettare rapidamente l’avversario (entro 2 secondi). Rispetto alle altre discipline di combattimento i calci hanno traiettorie più dirette e recuperi più rapidi senza però perdere l’esplosività e la potenza del movimento, questo perchè un calcio troppo ampio o troppo alto è prevedibile e quindi vulnerabile alle proiezioni. Le proiezioni del Sanda sono diverse da quelle del Judo perché prevedono che l’avversario attacchi di calcio e di pugno. In alcuni casi diventano particolarmente rovinose per il contendente, infatti, nonostante si combatta sul Tatami per attutire le cadute, spesso alcuni atleti subiscono il KO di proiezione.

Competizioni di questo genere si disputavano in Cina già da molto tempo, ma purtroppo questi incontri spesso si concludevano con la morte o la menomazione di uno dei due contendenti. Per questo motivo negli anni 60 il governo cinese diede ufficialmente il via al Sanda: ovvero uno sport di combattimento con delle regole precise atte ad evitare che gli atleti si potessero ferire gravemente, permettendo ad ogni scuola ed atleta di esprimere la loro esperienza e capacità. Attualmente questa disciplina viene praticata su tre livelli.

I Livelli

Nel Sanda si può colpire a pieno contatto su tutto il corpo escludendo i genitali, le ginocchia, la gola e la colonna vertebrale. Sono valiti anche i calci alle gambe (coscie e tibia) e girati. E’ valido il KO. Sono previste le seguenti protezioni:

  • Caschetto aperto
  • Corpetto
  • Guantoni da 10 oz
  • Conchiglia
  • Parapiedi

Ogni colpo portato a segno porta da 1 a 2 punti. Le proiezioni ben riuscite portano 2 punti. Si vince il round anche facendo uscire l’avversario dal Lei Tai 2 volte.

In Italia il Sanda professionistico ha le stesse regole del Sanda amatoriale, ma ci sono più round (almeno 5) e si combatte con i soli Guantoni e Paradenti. In circuiti internazionali gli atleti usano anche le ginocchiate, dove possono incrociarsi atleti della Thai Boxing e K1.

E’ il Light Contact del Sanda, detto anche Sanda Light, da cui si differenzia perchè si predilige la tecnica e la tattica alla potenza dei colpi e non è valido il KO. E’ un ottimo circuito dove gli amatori e i giovani atleti possono fare esperienza e dove possono gareggiare gli ex agonisti che hanno superato i 40 anni. Sono validi tutti i colpi del Sanda ma prevale l’abilità tecnica.

E’ un circuito fatto apposta per i combattenti più giovani, dove possono combattere in sicurezza e l’incontro viene fermato ogni volta che uno dei due contendenti segna un punto. A volte si utilizza il caschetto chiuso oppure non è valido colpire al volto proprio per permettere all’atleta di fare esperienza senza rischi.

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